906° anniversario della consacrazione della Cattedrale di Palestrina
Ricorre oggi il 906° anniversario della consacrazione della cattedrale fatta da papa Pasquale II il 16 dicembre 1117.
Voglio ricordare questo avvenimento con una cartolina che fu stampata 106 anni fa, nel 1917, per commemorare, in quell’anno, l’VIII Centenario della consacrazione.
Nella cartolina è raffigurato l’affresco dipinto da Domenico Bruschi tra il 1889 e il 1896 sito nella parete destra del catino absidale. Nell’opera, all’estrema destra del Pontefice che si accinge alla benedizione, un componente della famiglia Colonna, per via dello scudo con colonna su campo rosso.
La festa dell’VIII centenario della consacrazione della Cattedrale, era la terza ricorrenza centenaria, a carattere religioso, celebrata in città nell’arco di poco più di quarant’anni.
Nel 1874, infatti, si celebrò il XVI centenario del Martirio del Patrono S. Agapito e nel 1898 il millenario della traslazione delle sue reliquie dalla Basilica suburbana delle Quadrelle alla Cattedrale. L’insigne archeologo Orazio Marucchi partecipò a tutte e tre le solennità, pubblicando ogni volta il risultato dei suoi studi sulle memorie cristiane di Palestrina. Nel 1874 pubblicò addirittura il suo primo lavoro archeologico, su una produzione quasi sessantennale di circa quattrocento pubblicazioni, e precisamente l’opuscolo Notizie storiche sul martire S. Agapito prenestino.
Nel 1898 dette alle stampe una monografia intitolata S. Agapito prenestino, nella quale trattò soprattutto del primitivo sepolcro del Martire e della traslazione delle sue reliquie.
Nel 1918 Marucchi pubblicò il libro Memorie storiche della Cattedrale di Palestrina raccolte in occasione dell’ottavo centenario della consacrazione fatta dal papa Pasquale II nel 1117. La parte essenziale di questo studio fu esposta in occasione della conferenza che tenne nella Cattedrale il 18 ottobre 1917, in preparazione della festa del dicembre successivo. Il 21 dicembre Marucchi, dedicando la sua opera al cardinal Vincenzo Vannutelli, vescovo di Ostia e Palestrina, durante la commemorazione, così parlò: «Il centenario odierno si collega più direttamente alla chiesa cattedrale e coincide con la inaugurazione dei lavori di restauro testé compiuti, ai quali anche l’E.V. ha con pastorale sollecitudine contribuito, e fu generosa determinazione di V.E. che in questa occasione venisse pubblicato il presente studio speciale da me fatto or ora su questa chiesa per invito del Rev. Capitolo. Era dunque doveroso che questa monografia, la quale è destinata a perpetuare il ricordo della festa della Sagra di Palestrina, fosse dedicata al degnissimo Pastore di questa antica ed illustre diocesi suburbicaria e fosse posta sotto l’alta sua protezione».
La Cattedrale all’inizio del XII secolo aveva una sola navata, divenuta insufficiente alla cresciuta popolazione. Fu il vescovo Conone che la trasformò in una grande basilica come ricorda l’iscrizione del 1116 affissa nel quinto pilastro, a sinistra di chi entra: «Nell’anno della incarnazione del Signore 1116, il giorno 14 gennaio, il vescovo prenestino Conone dedicò l’altare e la cripta di S. Agapito martire. In questo altare riposano i corpi dei santi martiri Agapito, Gordiano ed Abbondio, ed in esso sono state collocate le reliquie dei santi martiri Miliano vescovo e Ninfa».
Lo stesso Conone s’adoperò presso il papa Pasquale II affinché fosse lui stesso a compiere il solenne rito della dedicazione della rinnovata Cattedrale. E il Papa, tornando a Roma da Anagni, si fermò a Palestrina il 16 dicembre 1117 e consacrò la chiesa superiore e l’altare maggiore, come attesta l’altra iscrizione: «L’anno 1117, il giorno 16 dicembre, fu dedicata la chiesa superiore con l’altare del martire S. Agapito dal papa Pasquale II nell’anno 19° del suo pontificato. Nel quale altare furono poste le reliquie degli apostoli e dei santi Callisto, Martino papa, Agapito, Valentino, Tiburio e Secondo, e di S. Agata vergine e di S. Silvestro confessore. A questa dedicazione intervennero Maifredo vescovo di Tivoli, Berardo vescovo dei Marsi, Pietro vescovo di Anagni e Cardinali Preti e Diaconi della Chiesa Romana».