FIBULA PRENESTINA. CONFIDENZE DI UN OGGETTO PARLANTE

FIBULA PRENESTINA. CONFIDENZE DI UN OGGETTO PARLANTE

10 Marzo 2021 0 Di angelo

Alla fine del 2020 è stato pubblicato, nella collana “Le vie maestre dibattiti, ide, racconti” diretta da Giuliano Volpe per Edipuglia (€ 16,00), il libro di Sergio Fontana Fibula. confidenze di un oggetto parlante.

Fontana, archeologo di formazione, ha pubblicato numerosi studi scientifici sulla ceramica di età romana e sulla stratificazione archeologica della città di Roma, il libro per ragazzi Mostri mitologici (2017) ed il romanzo H. Memorie di Eracle (2019).

Fibula è un nuovo romanzo storico dove Sergio Fontana ricostruisce le incredibili vicende di un oggetto straordinario: la Fibula Prenestina. Un romanzo che spesso si tinge di giallo perché la fibula, una spilla in oro che reca la più antica iscrizione latina conosciuta, per molto tempo è stata considerata un falso ottocentesco. La fibula è un oggetto parlante, capace di raccontare la sua storia; è essa in prima persona, nel romanzo, a rivelare, in un latino molto arcaico, che un certo Manio la fece per Numasio.

La fibula fu trovata in una ricca tomba della necropoli della Colombella a Palestrina nel 1887, trafugata da un operaio fu venduta all’antiquario romano Francesco Martinetti e presentata, alcuni mesi dopo, dall’archeologo Wolfgang Helbig alla comunità scientifica. Due anni dopo, l’antiquario Martinetti, la donò al Museo di Villa Giulia e nel 1900 fu trasferita al Museo Pigorini dove è esposta ancora oggi.

Su di essa e sulla sua iscrizione sono state scritte migliaia di pagine, di articoli, di libri; gli studiosi si sono divisi in favorevoli e contrari sull’autenticità dell’oggetto e dell’iscrizione. Negli anni Ottanta del Novecento è stata al centro di un violento attacco da parte dell’epigrafista Margherita Guarducci che lanciò una condanna di falsità sull’oggetto e sull’iscrizione, sostenendo che fu lo stesso Helbig a falsificarla “inventando un’iscrizione in latino arcaico” e, insieme a Martinetti era un personaggio poco raccomandabile.

Il romanzo è la storia delle vite di persone che le si sono intrecciate attorno; è la fibula stessa, attraverso continui salti di tempo, a parlarne, a narrarne gli intrighi, le manie, i desideri, le aspirazioni, le miserie. Sullo sfondo di una Roma popolata da intellettuali, collezionisti, archeologi, antiquari, orafi e falsari che si sono avvicendati nella sua storia, la fibula narra anche di una contessa fatale e di una principessa russa, di direttori di musei ansiosi di esporla nelle proprie collezioni (la lotta tra il Museo di Villa Giulia e il Pigorini), di dispute fra intellettuali, tutti desiderosi di imporre la propria “verità”, di una regina piemontese, di contadini, di operai e di un re ammazzato da un anarchico.

Non resta che leggere il libro, sulla cui copertina sono riprodotti i ritratti di Francesco Martinetti, Wolfgang Helbig e Margherita Guarducci – i principali protagonisti della storia – , l’ardiglione con arco, la staffa e la Fibula Prenestina completa. Buona lettura.