CISTA PRENESTINA AL BADISCHES LANDESMUSEUM DI KARLSRUHE (GERMANIA)
Le ciste trovate nella necropoli della Colombella negli scavi ottocenteschi sono sparse nei musei di tutto il mondo. Oggi voglio parlare di quella conservata al Badisches Landesmuseumdi Karlsruhe, in Germania, La cista (Inv. F 1859) fu scoperta a Palestrina nella metà dell’Ottocento, e acquistata sul mercato antiquario di Roma nel 1869. Nel corso delle mie ricerche ho trovato due cartoline che la raffigurano.
La cista è ben descritta da Gabriella Bordenache Battaglia nel primo volume del Corpusad esse dedicato. Il manico, antico ma non pertinente, è costituito da due lottatori che si appoggiano l’uno all’altro, con la testa di prospetto. Le braccia sono incrociate e strette sulle spalle. Sul coperchio, entro una cornice formata da una corona di bacche e foglie d’alloro, sono incisi simmetricamente un cavallo ed un drago marini dal grande corpo sinuoso; tra le loro zampe anteriori guizza un delfino.
Sul corpo, sono disposte in modo irregolare otto borchie con anelli che delimitano il bordo superiore; questo è composto da animali reali e fantastici affrontati due a due, con le zampe su una preda: grifo e leopardo ai lati di una testa bovina; testa di lepre tra leone e pantera; testa di onagro tra due pantere; un grifone, di profilo a sinistra; testa di toro tra leone e leopardo. Le code degli animali sono ripiegate sotto il corpo. Il bordo inferiore è costituito di palmette e fiori di loto penduli. Tra essi si svolge una scena di toletta: cinque donne si lavano, si pettinano, si vestono, intorno ad un bacino elegante nel quale zampilla acqua da una protome leonina. Tutte hanno orecchini, collane e braccialetti. In terra, una cista incisa; da destra e da sinistra si avvicinano due Satiri barbati, uno giovane, l’altro vecchio. Dietro al Satiro giovane è una donna ammantata con ventaglio nella destra sollevata; dietro quello anziano è una figura virile barbata, con mantello che copre la spalla sinistra e la parte inferiore del corpo, appoggiata ad un alberello di vite, che sembra essere Dioniso. Chiudono la scena due efebi, entrambi appoggiati ad una lunga lancia.
La prima cartolina (n° 1688) fu stampata dalla ditta L. Velten Verlag di Karlsruhe negli anni Cinquanta, e riproduce la cista intera; la seconda dalla ditta Deutscher Kunstverlag, per conto del Museo stesso, negli anni Sessanta, riproduce il particolare delle ragazze alla fontana ed ha la seguente didascalia: “Mädchen am Brunnen von einer Bronzeciste aus Praeneste 4. Jhdt. V. Chr.”.