PICCOLI BRONZI CON FIGURE DI ACROBATI E LOTTATORI AL MUSEO TEATRALE ALLA SCALA
Le cartoline dei capolavori di Praeneste nel mondo.
Nella serie delle cartoline riproducenti capolavori di Praeneste nel mondo, ne presentiamo oggi una stampata a Milano negli anni Trenta. Fu il Museo del Teatro alla Scala di Milano che, in quegli anni pubblicò una serie di cartoline dedicate agli oggetti di vario genere in esso conservati, alcuni dei quali provenivano dagli scavi fatti nella necropoli della Colombella nella seconda metà dell’Ottocento; la stampa fu curata dalla Tipografia Alberto Modiano.
Nella cartolina “prenestina” sono raffigurati, come recita la didascalia “Piccoli bronzi con figure di acrobati e lottatori”. Essi provenivano dalla Collezione Sambon, acquistati dal Museo nel 1911. Tre di queste figure sono manici isolati appartenuti a ciste prenestine. Quello in alto a sinistra (Inv. St. 1652) raffigura due figure, “una maschile nuda, l’altra femminile in perizoma,– scrive Felice Coppola nel Corpus 3de Le ciste prenestine(2000) – con la gamba interna flessa e le ginocchia ravvicinate, che sembrano iniziare una lotta. L’uomo, disteso il braccio verso l’interno, afferra la mano dell’avversaria dietro il capo. Il braccio esterno, piegato al gomito, è proteso in avanti come per bilanciarsi nello sforzo”.
L’archeologa tedesca Fritzi Jurgeit, dopo ricerche accurate, ha stabilito che il manico, in antico, doveva essere montato sulla cista conservata attualmente al Badisches Landesmuseumdi Karlsruhe, Germania (Inv. F 1859).
Gli altri due manici sono le due figure riverse all’indietro, in primo piano. Quella di sinistra – leggiamo ancora da Coppola – “è unafigura maschile nuda, riversa secondo l’esercizio ginnico del “ponte”, poggia mani e piedi su due basette a forma d’edera. Il corpo è modellato naturalisticamente. Il volto presenta fronte bassa, labbra carnose, grandi occhi spalancati; la capigliatura è a calotta incisa”.
Anche la figura di destra è “maschile, nuda, nella stessa posizione della precedente, e poggiava mani e piedi direttamente sul coperchio di una cista. Il corpo ha un modellato rigido, con i pettorali delineati da profonde solcature; gli occhi sono spalancati, le labbra serrate. Le mani sono estremamente semplificate. La capigliatura è a calotta incisa a fitte linee”.