VISITA A PALESTRINA DI JORG MARTIN MERZ, UNO DEI MASSIMI ESPERTI DI PIETRO DA CORTONA
Una gradita visita, quella di domenica 7 maggio, del prof. Jörg Martin Merz, storico dell’arte di fama internazionale, considerato uno dei massimi esperti del barocco romano e di Pietro da Cortona, su cui ha già pubblicato diversi libri (1991, 2005, 2008). Nativo di Aalen (Germania), ha insegnato alle Università di Augsburg, Heidelberg, Francoforte, Vienna e Münster, ed ha perfezionato i suoi studi all’Institute for Advanced Study di Princeton, al Metropolitan Museum di New York e la Biblioteca Hertziana di Roma.
I suoi studi su Cortona lo hanno portato, circa trent’anni fa a Palestrina, per approfondire i disegni relativi al tempio della Fortuna prenestina. Io lo conobbi proprio in quella occasione e da allora siamo rimasti sempre in contatto, l’amicizia è rimasta sempre viva e non perdiamo occasione di incontrarci, quando possibile, e di scambiarci informazioni relative alle nostre ricerche.
Merz è in questi giorni a Roma per mettere a punto, con l’editore Bozzi, le bozze finali di un suo libro su Cortona; si tratta di un catalogo ragionato su più di 500 disegni che è riuscito a controllare e dare un’attribuzione certa a Berrettini, pittore e architetto, ritenuto insieme a Bernini e Borromini, uno dei massimi interpreti del barocco romano. Un’opera monumentale, e direi definitiva, su Cortona che la casa editrice Ugo Bozzi, ha ritenuto degna di pubblicare nelle sue collane. La Ugo Bozzi, infatti, nata nel 1965, si è ormai specializzata nella stampa di monografie e saggi di storia dell’arte su artisti non solo italiani ma attivi in Italia tra i secoli XVI e XVIII, pubblicazioni scientifiche di notevole importanza.
A Palestrina, Merz a dedicato diversi studi. Nel 1992, Das Fortuna-Heiligtum in Palestrina als Barberini-Villa, in cui annunciava una sua ipotesi di come il cardinal Francesco Barberini volesse costruire sui resti del tempio della Fortuna una sontuosa villa suburbana. Nel 2001 pubblica per la Biblioteca Hertziana, Das Heiligtum der Fortuna in Palestrina und die Architektur der Neuzeit (Il tempio della Fortuna in Palestrina e l’architettura dell’età moderna), un volume in cui ripropone molti disegni, anche inediti, di architetti che si sono ispirati al tempio prenestino dal rinascimento ad oggi. Nel convegno internazionale Il cardinale Francesco Barberini mecenate di architettura, che si tenne a Roma nel 2008, ripropose l’ipotesi che il cardinale voleva trasformare il tempio in una grance villa di famiglia.
Nel 2016, il saggio Palestrina e Baden-Baden ossia Praeneste ed Aquae, è stato pubblicato nella rivista di studi storici Latium, edita dall’Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale, con sede in Anagni. L’ultimo lavoro, speriamo solo per ora, è un estratto, tradotto in italiano, del libro della Hertziana. Il santuario della Fortuna in Palestrina. Vedute e interpretazioni attraverso i secoli, è il titolo del libro (n. XIII) pubblicato nella collana “Conoscere Palestrina”, edita da Massimo Guerrini. Nel volume sono riprodotti i disegni e incisioni realizzati da Giuliano da Sangallo, Palladio, Cortona, Castelli, fino ad arrivare a Bradshaw, Huyot e Blondel, una documentazione straordinaria di quanti si sono succeduti nell’interpretazione di un tempio che è ancora oggi il fiore all’occhiello della nostra Città.