LUOGHI E PERSONAGGI DI PALESTRINA NELLE CARTOLINE D’EPOCA (1899-1948)

LUOGHI E PERSONAGGI DI PALESTRINA NELLE CARTOLINE D’EPOCA (1899-1948)

18 Novembre 2018 Off Di

Palestrina 2018, pp. 290, Formato cm. 21 x 29,7, a colori.

Nel volume sono presentate circa 300 cartoline, in gran parte inedite, prodotte tra il 1899 e il 1948 da editori “esterni” o anche prenestini ma che, nel corso della loro attività commerciale, ne hanno  realizzate una o due, o al massimo una piccola serie.

Le prime due cartoline dedicate a Palestrina furono pubblicate in Germania nel 1899 in ricordo del XII Congresso Internazionale degli Orientalisti che si tenne a Roma dal 3 al 15 ottobre. Ad esse seguì, l’anno successivo, una serie di undici soggetti editi dallo Stabilimento Litografico Ettore Strambi di Alatri: la prima serie di cartoline illustrate dedicata a Palestrina. Dalle fotografie di Strambi, il principe Luigi Barberini ne fece stampare una serie di 21 color seppia.

Altri editori esterni che nei primi anni del Novecento produssero una o due cartoline sono lo Stabilimento Foto-litografico Feliciano Campitelli di Foligno, Luigia Alzetta di Venezia, Romolo Lovatti e l’Ingegner Becchini di Roma, le ditte Forzano di Borgo S. Lorenzo e Alterocca di Terni.

Nel 1905 è la ditta Pistolesi di Roma a produrre una piccola serie di cartoline; a questa segue, nel 1906, la Ditta Civicchioni di Chiavari. Editori prenestini di pochissime cartoline sono Francesco Marini e Luisa Sebastianelli, tra gli anni 1915-1925. Nei primi anni trenta sono i fratelli Guerrino e Leopoldo Facciotti, che gestivano una tabaccheria in Piazza Regina Margherita, a dare alle stampe due belle serie. L’ultima grande serie, composta da ben 27 soggetti, fu realizzata dalla Fototipia Beretta S.A di Terni.

In questo volume non mancano certamente le cartoline dedicate a Giovanni Pierluigi, da editori per lo più stranieri, in occasione delle manifestazioni che si protrassero fino ai primi anni del Novecento per il IV Centenario della morte (1894), l’inaugurazione del monumento in Piazza Regina Margherita (1921) e il V Centenario della nascita (1925).

Un consistente capitolo è dedicato alle cartoline raffiguranti capolavori dell’arte antica provenienti da Palestrina ed oggi conservati nei musei non solo italiani ma anche stranieri.

Arricchiscono il contenuto poi, alcune cartoline “private”, cioè quelle fotografie stampate in poche copie, che al retro recano la dicitura “Cartolina Postale Italiana” o “Carte Postale”; secondo le regole della Cartolinistica, sono considerate cartoline a tutti gli effetti, purché abbiano avuto un uso postale e/o siano scritte al retro.

Completano l’opera, una serie di cartoline pubblicitarie, di ditte locali, che vanno dal 1897 al 1943, presentate “in prima assoluta”.

Le cartoline sono riprodotte, generalmente, nel formato originario (cm. 9×13 o 10×15), alcune, però, in formati maggiori per far meglio apprezzare al lettore questa passeggiata a ritroso nel tempo. Sono presentate in ordine cronologico di stampa, per editore; per molte è stato redatto un commento, una storia, un aneddoto, attingendo alle cronache dell’epoca.