BELLEROFONTE E PEGASO IN UNA CISTA DI BRONZO AL BRITISH MUSEUM

BELLEROFONTE E PEGASO IN UNA CISTA DI BRONZO AL BRITISH MUSEUM

27 Gennaio 2021 0 Di angelo

Capolavori di Praeneste nel mondo n° 8

I reperti archeologici dell’antica Praeneste, a volte veri capolavori d’arte, come si sa per note vicende, dispersioni, vendite più o meno regolari ecc., sono sparsi nei musei di tutto il mondo e quando mi capita di visitarne uno, in una città italiana o estera che sia, la mia passione per il collezionismo di cartoline mi spinge sempre a cercare nei book shop se esistono cartoline che li raffigurano.

Tre anni fa, grazie all’amico Bruno Gardien, abbiamo stampato un libro dove sono riprodotte ben 75 cartoline raffiguranti appunto “Capolavori di Praeneste nel mondo”.

La ricerca continua, anche grazie ad amici e conoscenti che, conoscendo la mia passione, mi aiutano ad ampliare la collezione.

Oggi voglio parlare di una cista di bronzo raffigurata in una cartolina stampata nel 1977 da Henry Stone & Son Ltd di Banbury, per conto del British Museum, la cui didascalia è “Bronze cista. Engraved on body: Bellerophon holding Pegasus. Handle formed by girl holding scent bottle and young man holding oil flask. Etruscan c. 300 BC. Ht. 46.8 cm.

Il manico della cista, acquistata dalla Collezione Castellani, è costituito da un uomo e una donna nudi, in piedi; la donna, ornata di due braccialetti e una collana, appoggia la mano sinistra sulla spalla del compagno il quale, a sua volta, appoggia la mano destra sul corpo della donna e, nella sinistra, regge uno strigile ed un’anforetta, legati con una striscia di cuoio al suo avambraccio. I piedi della cista sono costituiti da tre zampe feline, poggiate su una piccola base circolare, sormontate da due volute ad S su cui posano delle sfingi alate. Sul coperchio sono incise due Nereidi, vestite di un lungo chitone senza maniche, adagiate su draghi marini; negli spazi vuoti sono incisi pesci di varia grandezza; il tutto rinchiuso in una cornice a cirri.

Nel corpo, tra due bordi costituiti da palmette, fiori di loto, foglie d’edera e corimbi, sono raffigurati Bellerofonte e Pegaso. L’eroe è visto di prospetto, con clamide e petaso lasciato sulle spalle; la mano destra è appoggiata ad una lancia, la sinistra tiene le redini di Pegaso. Sotto il cavallo alato sono un cagnolino ed una enorme cavalletta. A sinistra dell’eroe è una donna ornata di diadema, orecchini, collana e braccialetti, che gli tocca con la sinistra il braccio. Dietro Pegaso, è un giovane guerriero, armato di elmo frigio, corazza, schinieri, spada a tracolla, e lancia; il grande scudo, poggiato a terra, è rivolto verso una Nike che avanza verso di lui reggendo nella destra protesa una patera e nella sinistra una brocca.

Separata da una colonna ionica scanalata, è un’altra scena simile con altri due personaggi: una donna, con gli stessi attributi della Nike, ed un guerriero barbato, rappresentato nell’atto di togliersi la spada; tra di essi, in alto vola un uccello. La prima scena è stata interpretata con Paride onorato dalla Vittoria, e la seconda con l’incontro tra Elena, perdonata, e Menelao, rappresentato nell’atto di togliersi la spada.