IL CULTO DI FORTUNA PRIMIGENIA A SAN CASCIANO BAGNI
È stato recentemente pubblicato il volume “Il Santuario ritrovato. Nuovi scavi al Bagno Grande di San Casciano dei Bagni” a cura di Emanuele Mariotti e Jacopo Trabolli. Il volume, in italiano e alcuni capitoli in inglese, raccoglie gli studi di trenta autori sui risultati degli scavi effettuati tra il 2019 e il 2010.
Gli scavi eseguiti dagli archeologi del Roman Baths Project, hanno rimesso in luce sotto una fitta vegetazione e le polle di acqua calda che sgorga a più di quaranta gradi a San Casciano Bagni, in provincia di Siena, – luogo di confine tra Etruria e Lazio – i resti di un complesso termale sacro di età romana che era stato abbandonato all’inizio del V secolo con l’avanzata della cristianizzazione. Le colonne furono adagiate e piano piano tutto il complesso fu ricoperto dagli strati di fango della sorgente.
Tra i diversi materiali ritrovati, notevole è una statuetta femminile in marmo raffigurante Igea, dea della salute, elemento importante per ribadire la sacralità del luogo. La particolarità dello scavo è stata anche che tra gli altari ritrovati, oltre a quelli dedicati ad Apollo, Esculapio ed Iside ce n’è anche uno dedicato alla Fortuna Primigenia di Palestrina, un culto molto importante che si era espanso anche in Etruria.