IL SOGGIORNO DI VALENTIN CARDERERA NEI FEUDI COLONNA NEL 1829
Sulla rivista spagnola “Espacio, tiempo y forma” – serie VII Storia dell’Arte, edita dalla Facoltà di Storia e geografia dell’Università di Madrid, nel n° 2, 2014, è stato pubblicato un articolo di Gioia Elia, nostra concittadina. Intitolato “La etapa italiana de Valentín Carderera (1822-1831)”, l’articolo si occupa di un artista spagnolo, uno dei personaggi più interessanti del secolo XIX che, tuttavia, non ha avuto la stessa fortuna di alcuni suoi contemporanei nei confronti della critica. L’obiettivo di Elia, storica dell’arte, è stato di colmare, nei limiti del possibile e alla luce di nuovi documenti inediti conservati negli archivi dei discendenti dell’artista, l’assenza di notizie relative al suo soggiorno in Italia negli anni che vanno dal 1822 al 1831. Una tappa, quella italiana che è stata fondamentale nella sua formazione di artista, storico dell’arte e collezionista.
Oltre a cercare di ricostruire quegli anni, Elia ha pubblicato un elenco di ritratti che Carderera ha realizzato a Roma, Londra, Parigi e Madrid, un elenco che sarà fondamentale per lo studio della sua opera in generale e per la catalogazione dei suoi ritratti in particolare. A Roma, Carderera studiò gli affreschi di Raffaello in Vaticano, e quelli della Villa Farnesina; si interessò delle pitture di Beato Angelico e Pinturicchio, del manierista Jacopo Zucchi e dei grandi maestri bolognesi come Guido Reni e Guercino.
Nell’articolo sono riprodotti i quadri del periodo romano: il tempietto di Vicovaro, il Palazzo Colonna a Marino e il suo salone, il palazzo Doria in Albano visto dal bosco, il salone di Villa Falconieri a Frascati. Per una decina di giorni, nel maggio 1829, Carderera visitò i feudi Colonna di Genazzano e Paliano; si fermò un giorno e mezzo a Palestrina, dove visitò il palazzo Barberini, il tempio della Fortuna, il celebre Mosaico del Nilo e la cappella di Santa Rosalia, allora abbandonata, “con belle statue di Bernini”, che in realtà dovevano essere gli angeli di Bernardino Cametti. “A Palestrina Carderera annota di aver copiato alcuni ritratti dei Barberini e un ritratto nel municipio” – scrive Elia – ma in realtà non se ne è trovata traccia.
A Genazzano realizzò vari disegni del palazzo e della città, molti dei quali sono nell’album della collezione della famiglia Carderera. A Paliano copiò ritratti di regine spagnole e osservò con attenzione il famoso ritratto di Martino V, mezza figura di profilo, attualmente nella sala del trono della galleria Colonna in Roma, che notò essere stato realizzato da un buon pittore del XVI secolo, ma abbastanza ritoccato e consumato.
Dei disegni relativi ai feudi Colonna, Gioia Elia ne presenta tre di Genazzano (una veduta esterna ed una interna del palazzo del principe Colonna, e l’esterno di una casa con una bella bifora) ed una veduta del palazzo Colonna a Paliano.