LA FONDAZIONE MITICA DI PRAENESTE TRA STORIA E ARCHEOLOGIA
Nel catalogo “Oltre Roma. Nei Colli Albani e Prenestini al tempo del Grand Tour”, dedicato alle omonime Mostre tenute dal 23 gennaio al 25 marzo scorsi in vari Musei laziali, un saggio di Filippo Demma è dedicato alle “Antiche tradizioni delle origini. La fondazione mitica di Praeneste tra storia e archeologia”.
Nel catalogo “Oltre Roma. Nei Colli Albani e Prenestini al tempo del Grand Tour”, dedicato alle omonime Mostre tenute dal 23 gennaio al 25 marzo scorsi in vari Musei laziali, un saggio di Filippo Demma è dedicato alle “Antiche tradizioni delle origini. La fondazione mitica di Praeneste tra storia e archeologia”.
Le più recenti scoperte archeologiche, seguite ormai da anni dal suddetto archeologo, hanno mostrato come il sito che ospita l’antica Praeneste, oggi diviso tra i comuni di Palestrina e Castel San Pietro Romano – caso più unico che raro che due comuni esistano nello stesso circuito murario -, sia stato occupato dall’uomo a partire almeno dalla media età del Bronzo. Sono stati rinvenuti, infatti, materiali d’abitato di villaggi sparsi e di sepolture che vanno dal XIV al IX sec. a.C. Verso la metà dell’VIII sec. a.C. questi villaggi furono abbandonati e gli abitanti si riunirono in un unico centro, formando così la prima fase della città vera e propria. (Segue in articolo del 28 aprile)