L’INFIORATA DI GENAZZANO ENTRA NEL GUINNESS DEI PRIMATI
Genazzano si prepara all’infiorata del 1 luglio. Anche quest’anno, com’è ormai tradizione da più di cent’anni, nella prima domenica di luglio si rinnoverà lo straordinario evento dell’Infiorata, ma quest’anno avrà una particolarità, verrà infatti giudicata dal Guinness World Records di Londra per essere inserita nel libro dei record come il più lungo tappeto di fiori mai realizzato al mondo. Per battere il record corrente i genazzanesi dovranno superare i mille metri quadrati di tappeto.
Genazzano si prepara all’infiorata del 1 luglio. Anche quest’anno, com’è ormai tradizione da più di cent’anni, nella prima domenica di luglio si rinnoverà lo straordinario evento dell’Infiorata, ma quest’anno avrà una particolarità, verrà infatti giudicata dal Guinness World Records di Londra per essere inserita nel libro dei record come il più lungo tappeto di fiori mai realizzato al mondo. Per battere il record corrente i genazzanesi dovranno superare i mille metri quadrati di tappeto.
Nata come segno di devozione al passaggio del SS. Sacramento durante la processione del Sacro Cuore, si tratta di una delle più antiche rievocazioni del paese. Lo statuto dell’Associazione dell’Apostolato della Preghiera, eretta nella chiesa di S.Paolo, infatti, risale al 1883. Nei primi anni i fedeli gettavano soltanto fiori al passaggio del Santissimo, ma poi si pensò di realizzate con fiori un vero e proprio tappeto su cui far passare la processione. Di anno in anno la manifestazione ha coinvolto sempre più gente e il tappeto di fiori quest’anno dovrà coprire, partendo dal cortile di Castello Colonna una lunghezza di circa 1400 metri per una larghezza minima di un metro. I tappeti floreali, vere e proprie opere d’arte, riportano alla mente la bellezza della natura e la necessità di rispettarla, evitando l’inquinamento che oggi, purtroppo, regna dappertutto. L’infiorata rappresenta anche un momento di grande partecipazione popolare; nelle settimane che la precedono infatti sono raccolti e acquistati i fiori, che saranno poi lavorati e conservati nelle fresche cantine di tufo, operazioni queste per lo più svolte dalle donne del paese.