MICHELANGELO LANCI: L’ABATE ERETICO E IL DISCO VOLANTE DI ZACCARIA

10 Marzo 2014 Off Di

 

Ci occupiamo oggi di una scoperta fatta da Antonio De Comite, Direttore Generale del Centro Ufologico di Taranto, dopo la lettura di un libro scritto da Michelangelo Lanci nel 1827 (“La Sacra Scrittura illustrata con monumenti fenicio-assiri ed egiziani”): un disco volante visto da Zaccaria.

 

Ci occupiamo oggi di una scoperta fatta da Antonio De Comite, Direttore Generale del Centro Ufologico di Taranto, dopo la lettura di un libro scritto da Michelangelo Lanci nel 1827 (“La Sacra Scrittura illustrata con monumenti fenicio-assiri ed egiziani”): un disco volante visto da Zaccaria.

Lanci, nato a Fano nel 1779, divenne sacerdote nel 1803 e si dedicò allo studio delle lingue orientali, conseguendo la laurea di magistero. Si specializzò nelle lingue ebraiche, siro-caldaica e araba, che insegnò all’Università Romana; ottenne poi l’incarico di interprete di lingue orientali presso la Biblioteca Vaticana. Nel 1821 intraprese un lungo viaggio in Europa, stringendo relazioni con archeologi e filosofi famosi. Tornato a Roma pubblicò diversi lavori filosofici tra cui spicca quello sopracitato sulla sacra scrittura. Le sue teorie, però, furono ritenute eretiche dal santo Uffizio, per cui fu esonerato dal suo incarico. Morì a Palestrina il 20 ottobre 1867, all’età di quasi 88 anni.

Il resto dell'articolo si può leggere nella sezione Articoli 2013 sotto la data del 16 novembre.