NUOVI STUDI SULL’ARCHEOLOGIA PRENESTINA: STRUMENTI IN OSSO PER LA FILATURA E TESSITURA
Sono stati recentemente pubblicati due nuovi studi da parte di Laura Ambrosini, primo ricercatore all’Istituto di Studio sul Mediterraneo Antico del CNR.
Oggi ci occupiamo dell primo, Strumenti in osso per la filatura e tessitura da vecchi e nuovi scavi di Palestrina; scritto in collaborazione con Sandra Gatti, è stato pubblicato negli Atti del convegno “Textiles and Dyes in the Mediterranean Economy and Society”, tenutosi a Padova-Este-Altino dal 17 al 20 ottobre 2016.
Nell’articolo, le autrici descrivono un ricco corredo rinvenuto in un “pilozzo” durante gli scavi condotti nel 2004 dalla Soprintendenza nell’area della necropoli della Colombella. Il corredo, appartenuto quasi sicuramente ad una donna appartenente all’élite prenestina, è costituito da numerose lastrine in osso, decorate ad incisione con figure giovanili, che costituivano il rivestimento di un cofanetto ligneo; inoltre, un frammento di unguentario, un’ansa d’argento ed una di bronzo, due fusi ed altri elementi in osso, tutti lavorati, e diversi bastoncelli torniti, profilati ed arricchiti di anellini mobili, il cui uso è ancora incerto. Gli oggetti rinvenuti sono simili a quelli rinvenuti nell’Ottocento nella cista Pasinati, una cista conservata al British Museum. Poiché questi ultimi oggetti sono molto delicati e fragili, caratteristiche che ne rendono difficile un uso pratico, le autrici ipotizzano che fossero conocchie o un apparato per il cucito, forse utilizzato per ricami o intrecci o mescolanze di filati diversi, ma di certo con un carattere simbolico e non destinate ad un uso reale.
Nelle foto allegate il corredo della tomba 4.