Palestrina. Le cartoline di Alino Costantini dal 1942 al 1968
L'autore continua la sua opera di divulgazione delle cartoline di Palestrina prodotte da editori prenestini e “stranieri” dal 1899 agli anni Ottanta del Novecento, un grande patrimonio iconografico da mettere a disposizione di tutti.
L'autore continua la sua opera di divulgazione delle cartoline di Palestrina prodotte da editori prenestini e “stranieri” dal 1899 agli anni Ottanta del Novecento, un grande patrimonio iconografico da mettere a disposizione di tutti. Dopo le cartoline prodotte dalla Ditta Dalle Nogare & Armetti di Milano, le cartoline della ditta Lena, quelle di Lelio Scacco, é ora la volta di Alino Costantini (1895-1970), titolare della prima rivendita autorizzata di sali e tabacchi di Palestrina, da sempre ubicata in Piazza Regina Margherita, inizialmente (1935) sotto l'avancorpo della Cattedrale, e dal 1939 nella sede attuale. I nipoti Alessandro e Paolo De Prosperis, ricorrendo il 45° anniversario della morte di Alino, ne hanno voluto ricordare la memoria con la pubblicazione di un volume dove sono raccolte tutte le cartoline prodotte.
Circa centottanta sono stati i soggetti delle cartoline di Costantini edite tra il 1942 e il 1968; sono prevalentemente del dopoguerra, per cui hanno testimoniato le trasformazioni urbanistiche causate dai bombardamenti subiti dalla Città durante la seconda guerra mondiale, le nuove e grandiose costruzioni come l'Albergo Coccia, la Casa Maria Immacolata, il Collegio S.Michele dei PP. Trinitari, o ancora le nuove acquisizioni al patrimonio cittadino, come il Tempio della Fortuna o il parco Barberini.
Nel volume sono riprodotte in ordine cronologico 130 cartoline, tutte diverse le une dalle altre, per molte l'autore ha redatto un commento, una storia, un aneddoto, di molte altre sono riprodotti i retri, perché scritte da personaggi locali di cui qualcuno sicuramente si ricorderà.