TERMINATA A COMO LA MOSTRA PLINIO E LA NATURALIS HISTORIA DOVE ERA PRESENTE ANCHE LA ROSA PRENESTINA
Si chiude oggi a Como la Mostra Plinio e la Naturalis Historia.
La Mostra, organizzata dalla Società Archeologica Comense, in collaborazione con l’Accademia Pliniana e il Comitato Nazionale per le celebrazioni dei duemila anni della nascita di Plinio il Vecchio è stata allestita nella chiesa dei SS. Cosma e Damiano nelle adiacenze della Basilica di S. Abbondio.
La mostra è incentrata sulla descrizione della vita dell’illustre concittadino, accompagnata da commenti su ciò che è ancora oggi attuale e arricchita da molte curiosità per i visitatori contenute nei 37 libri della Naturalis Historia, un’opera enciclopedica contenente nozioni di astronomia, geografia, botanica, agricoltura, medicina ecc.
In uno dei 18 pannelli che compongono la Mostra, è presente anche la Rosa praenestina, con una incisione ed una fotografia che abbiamo gentilmente messo a disposizione del prof. Gaetano Iapichino, curatore della stessa. L’incisione è tratta dal libro Hortus Eysettensis, di Basilio Besler (1613) che così la descrive: “con molti petali e foglie normali, con striature rosse che si alternano per circa un terzo con il bianco; il bianco e il rosso integri si mischiano mantenendo lo stesso colore”.
Plinio, che sappiamo dalle antiche fonti avere una villa anche a Praeneste, è stato il primo a parlarne, scrivendo nella Naturalis Historia (21,16) che la rosa prenestina, insieme a quella campana era celeberrima (generis eius rosae nostri fecere celeberrimas Praenestinam et Campanam); anche marziale scrive che dalla coltivazione delle rose a Praeneste era fiorita l’industria dei profumi.
Oggi due toponimi ricordano le zone dove molto probabilmente era coltivata la rosa: via Rodi e Bocce Rodi.