TIVOLI ILLUSTRATA DA LUIGI ROSSINI, un libro a cura di Anna Maria Panattoni e Tertulliano Bonamoneta
Nell’ambito delle manifestazioni per il 3238° natale di Tivoli, è stato presentato ieri, nell’Aula magna del Convitto Nazionale Amedeo d’Aosta, il libro Tivoli illustrata di Luigi Rossini.
Il libro, edito da L’abbecedario, è stato curato dalla prof.ssa Anna Maria Panattoni e da Tertulliano Bonamoneta, noto collezionista di cartoline d’epoca non solo della sua città, Tivoli, ma anche di tutti i paesi della valle dell’Aniene.
Bonamoneta ha parlato delle sue passione non solo per le cartoline d’epoca ma anche per stampe ed incisioni di Tivoli, ed ha raccontato ai numerosi presenti alcuni aneddoti, anche commoventi.
Anna Maria Panattoni ha ripercorso la vita di Luigi Rossini, l’architetto ravennate che, nel 1826, pubblicò un libro in folio riproducente ben 73 tavole da lui incise e dedicate alle antichità delle più famose città del Lazio: Tivoli, Albano, Castel Gandolfo, Palestrina, Tuscolo, Cori e Ferentino.
Delle 73 incisioni all’acquaforte, ben 40 sono dedicate alle antichità di Tivoli, ed un tiburtino, Vincenzo Pacifici, ne aveva curato la stampa anastatica nel 1943, ma in piccolo formato cm. 17×24, che non rendeva merito alle incisioni originali, tutte cm. 50×70 e che ebbe anche una ristampa nel 1973. A ottant’anni dalla prima pubblicazione, i curatori hanno pensato di riaccendere i riflettori su un incisore che ha saputo documentare con cura e perizia, soprattutto nella resa dei particolari, le antichità romane delle città più famose dei contorni di Roma.
Si è pensato di fare un’edizione dedicata solo alle antichità tiburtine, che costituiscono la maggior parte del volume, ben 40 su 73, riproduzioni che, rispetto al passato, sono di una qualità migliore, e sono proposte nel formato oblungo (cm. 34×24). Le tavole riprodotte riportano la numerazione e le didascalie originali di Rossini, ma anche il nome attuale; inoltre, per alcune, anche una griglia dove è possibile ritrovare le lettere che l’incisore aveva inserito nei disegni per indicare alcuni particolari.
Oltre all’introduzione, la Panattoni ha curato anche la biografia di Rossini, aggiornata alla luce dei nuovi studi, la bibliografia di riferimento, quella di concordanza con le pubblicazioni precedenti in cui sono riportate le incisioni, e la sitografia. Per una più ampia diffusione, anche in campo internazionale, le didascalie sono riportate anche in lingua inglese e francese.
Dopo aver parlato del Rossini artista e uomo, della sua umanità e delle sue debolezze, “che lo rendono un personaggio ‘autentico’, un self-made man che ci ha regalato vedute degne di essere ancora riprodotte per essere apprezzate e suscitare nuovo interesse”, Anna Maria Panattoni, con la speranza che possano essere recepiti da tutti i presenti, cittadini e amministratori, ha chiuso l’incontro lasciando ai presenti i seguenti tre enunciati. : 1. Le rappresentazioni antiche costituiscono il ponte verso il futuro. 2. Tivoli deve riscoprire il senso di Comunità attraverso la cultura. 3. Il fascino di Tivoli non ha tempo.